

Fabio, capo unità
"I am Fabio and I am the head of unit at the European Parliament's Directorate of Human Resources. I have been working for the European institutions since 2001.
I have an amputated leg. We must not be afraid, we must give ourselves the means to face a new situation. Do not go in the dark, come here and think that everything will be fine and that the Parliament will take care of everything. No institution in the world will be able to take care of everything. Preparing for a new environment is especially applicable for people with disabilities. Someone with a disability already knows that they have to approach things differently... prepare themselves differently too."
Xanthi, giurista
"Lavorare per il Garante europeo della protezione dei dati è un'esperienza unica nel suo genere che ti arricchisce; è un'occasione per collaborare con colleghi provenienti da contesti diversi. Fra le mansioni che svolgo rientra anche il compito impegnativo di esaminare le denunce ricevute da persone i cui dati personali vengono trattati dalle istituzioni europee. Inoltre, svolgo audit durante i quali verifico se le istituzioni europee seguono il regolamento vigente in materia di protezione dei dati.
Ma non è tutto: ho anche avuto l'opportunità di formare e consigliare i membri del personale di tutte le istituzioni europee su come proteggere i dati personali nel loro lavoro quotidiano. Lavorare per il Garante mi ha dato la soddisfazione di poter contribuire a promuovere una cultura della protezione dei dati all'interno delle istituzioni dell'UE, garantire la tutela del diritto fondamentale alla vita privata delle persone e sviluppare ulteriormente molte altre competenze nell'ambito del mio lavoro. "
Giurista, unità Vigilanza e applicazione delle norme, Garante europeo della protezione dei dati

Salvatore Biondo, assistente ai programmi OIB
"Gli edifici mi hanno sempre affascinato, specialmente dal punto di vista tecnico. Ecco perché sono lieto di far parte del gruppo che si occupa della manutenzione di tutti gli edifici della Commissione a Bruxelles (uffici, asili nido, ecc.). La mia responsabilità principale è garantire che tutto sia a norma. Si tratta di un lavoro molto vario: alterno lavoro sul campo con la gestione amministrativa dei progetti. Ho molta autonomia. Allo stesso tempo, sono costantemente in contatto con i miei colleghi e i contraenti esterni. Mi piace scambiare idee e trovare soluzioni tecniche insieme a loro. Si tratta di un lavoro interessante e pieno di sfide: è il mio modo di contribuire alla costruzione dell'Europa."
Assistente ai programmi - OIB, Commissione europea

Clarissa CECCHI, responsabile dell'informazione e della comunicazione
"Non avevo pianificato una carriera nella cibersicurezza, ma è capitato e la mia vita è cambiata.
Nel 2019 sono entrata alla DG DIGIT e dal 2021 faccio parte del fantastico team CERT-EU. La posizione che ricopro mi porta a svolgere diverse attività: dalla comunicazione esterna all'elaborazione di strategie, dalla creazione di contenuti di sensibilizzazione alla cibersicurezza all'analisi degli aspetti più tecnici delle TIC.
Mi sono laureata in comunicazione e media e ho due master, uno in relazioni internazionali e un altro in studi diplomatici. Vi chiederete cos'abbiano a che vedere i miei diplomi con la cibersicurezza! Non molto, è vero, ma mi hanno permesso di sviluppare una prospettiva. Le TIC sono un settore incredibilmente dinamico e in rapida crescita. Non importa se le tue competenze sono informatiche, analitiche, in comunicazione o psicologia: c'è un posto per te nel campo della cibersicurezza. L'aspetto migliore del lavoro nelle TIC è la possibilità di sviluppare il proprio ruolo in funzione delle proprie conoscenze, e creare un percorso personale applicando e trasformando quelle stesse conoscenze.
Più cose saprai, più cose avrai da offrire."
Responsabile dell'informazione e della comunicazione, programma Cyber Aware, Commissione europea

Marko Šamšalović, capo settore - Gestione dei servizi
"Nel 2014 sono entrato a far parte della Commissione europea in qualità di team leader del dipartimento informatico della direzione generale della Fiscalità e dell'unione doganale (TAXUD). In questo ruolo ho guidato un gruppo di quattro grandi colleghi con i quali ho gestito sette progetti doganali transeuropei.
È stato molto gratificante constatare che i sistemi che abbiamo sviluppato sono stati utilizzati in tutta l'Unione europea e nel resto del mondo. Sono stato inoltre molto lieto di partecipare a vari negoziati in materia doganale tra l'UE e vari paesi terzi, tra cui Serbia, Montenegro, Cina, Russia e Giappone.
Dal 2019 sono a capo del settore della gestione dei servizi presso la Direzione generale dell'Informatica (DIGIT). Il mio lavoro consiste nel guidare un gruppo di oltre 65 professionisti che forniscono assistenza agli utenti dei sistemi aziendali della Commissione europea.
Mi piace molto lavorare alla DIGIT perché ho dei colleghi meravigliosi, dei veri professionisti sempre pronti ad aiutare me o gli altri, se necessario. Sono così bravi a fare il loro lavoro che non esiste un problema che non siano in grado di risolvere. I team leader del mio settore sono dirigenti capaci e informatici esperti che mi facilitano il compito di coordinare incarichi complessi."
Capo settore - Gestione dei servizi, direzione generale dell'Informatica (DIGIT), Soluzioni per la legislazione, la politica e le risorse umane, Commissione europea

Simona, team leader
"La mia filosofia di vita è che non è mai troppo tardi per esplorare nuovi percorsi professionali. Vista la continua domanda di profili informatici in tutti i settori del mercato del lavoro europeo e considerando il mio interesse di vecchia data per i sistemi informatici e la cibersicurezza, ho deciso di abbracciare il mondo digitale in modo professionale.
Sono entrata a far parte della direzione generale dell'Informatica per guidare il team del polo di coordinamento nell'unità Trasformazione e coordinamento digitali. È entusiasmante far parte dell'unità che definisce la nuova strategia digitale della Commissione europea, contribuendo a creare processi privi di supporti cartacei per salvare il nostro fragile ambiente e aiutando i colleghi di altre direzioni ad attuare processi pronti per il digitale fin dalle prime fasi di elaborazione delle future politiche dell'UE.
Il mio lavoro mi offre diverse opportunità, fra cui creare reti, offrire assistenza e apprendere. Ogni giorno incontro colleghi che provengono da contesti diversi, svolgono lavori diversi e hanno responsabilità diverse. Il mio team fornisce il sostegno finale ai clienti aziendali e segue un processo di apprendimento costante per la condivisione delle conoscenze e delle migliori pratiche."
Team leader, direzione generale dell'Informatica (DIGIT), Commissione europea

Florina Costica, responsabile per le relazioni internazionali
"Nonostante la mia laurea in giurisprudenza, nel 2018 ho cominciato a lavorare come responsabile delle politiche della pesca presso il Consiglio dell'UE. Dopo 2 anni sono stata distaccata alla DG MARE per occuparmi dei fascicoli relativi al Mediterraneo e al Mar Nero. Questa opportunità è diventata poi un posto permanente, il che mi ha permesso di entrare a far parte del team che si occupa dei contatti con la Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (ICCAT) in qualità di responsabile delle relazioni internazionali. La mia posizione prevede negoziati a livello sia dell'UE che internazionale. Gli sforzi si traducono in risultati tangibili con un impatto diretto sul terreno e sulle parti interessate. La DG MARE offre una combinazione unica tra nuove sfide e una politica dell'UE consolidata e mette lo sviluppo del personale al centro delle sue politiche in materia di risorse umane."
Responsabile delle relazioni internazionali, direzione generale degli Affari marittimi e della pesca (MARE), Commissione europea

Desiree Kjolsen, responsabile delle politiche
"Mi occupo della politica europea di contrasto alla pesca illegale. In questo campo l'UE è all'avanguardia a livello mondiale. È per me motivo di soddisfazione sapere di poter contribuire, anche se i cambiamenti richiedono tempo, alla messa in atto di un sistema che incide sul comportamento illegale dei pescatori, sia all'interno che all'esterno dell'UE, a vantaggio degli stock ittici e delle comunità colpite dalla pesca illegale. Sono molto orgogliosa del nostro lavoro. Le mie attività quotidiane consistono nel garantire la corretta attuazione della normativa europea da parte degli Stati membri dell'UE e di oltre 92 paesi terzi attraverso riunioni, briefing, sistemi informatici e sviluppi legislativi. Nessun giorno è uguale all'altro."
Responsabile delle politiche, unità Politica relativa alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, direzione generale degli Affari marittimi e della pesca (MARE), Commissione europea

Alexandros G., capo progetto
"Sono un ingegnere elettrico e informatico con una laurea magistrale integrata in ingegneria elettrica e una seconda laurea magistrale in sistemi avanzati di calcolo e comunicazione nel campo dell'Internet degli oggetti. Vengo da Salonicco, dove durante gli studi al politecnico ho lavorato per diversi anni nel settore privato come analista informatico e responsabile di progetti informatici.
La mia prima esperienza presso il Parlamento europeo con il tirocinio Schuman risale a 2 anni e mezzo fa. Un'esperienza molto interessante che, data la mia esperienza nel settore informatico, mi ha permesso di osservare, individuare e comprendere cosa è il Parlamento europeo e ciò che rappresenta. Oggi lavoro come capo progetto presso la Direzione generale dell'Innovazione e dell'assistenza tecnologica e gestisco anche le sale attrezzate a Bruxelles e Strasburgo. In queste sale offriamo assistenza informatica ai deputati del Parlamento europeo e ai loro assistenti. Si tratta di una grande responsabilità perché interessa un pubblico molto vasto. Si interagisce costantemente con le persone ed occorre risolvere ogni sorta di problema.
La mia unità è responsabile del sostegno offerto ai deputati e ai rispettivi gabinetti per le loro attività digitali. Assicuriamo il buon funzionamento del loro luogo di lavoro digitale. Offriamo soluzioni tangibili pur dovendo operare nella complessità del mondo informatico. Le riunioni e le votazioni a distanza, il supporto informatico e la formazione informatica sono alcune delle nostre mansioni quotidiane. Siamo gli intermediari che traducono le attività in informatica per il servizio informatico e viceversa. Mi piace definirci dei traduttori. Il nostro obiettivo costante è offrire soluzioni innovative e proteggere le attività lavorative in modo personalizzato.
Il Parlamento europeo è un luogo di lavoro incredibile. È al centro del processo legislativo dell'Europa. Un luogo in cui si entra in contatto con persone di tutti gli Stati membri. Hai la possibilità di lavorare con persone di culture e lingue diverse.
Il Parlamento digitale è ormai un dato di fatto. Resta da rafforzane la struttura e il personale informatico per agevolare il funzionamento di questa nuova realtà. Lavoro con colleghi degni di fiducia e siamo come una grande famiglia. È qualcosa di unico. Il Parlamento europeo è un luogo di grande importanza in cui tutti contano. Avendo trovato il luogo di lavoro ideale, vi invito a fare altrettanto e a consultare le offerte di lavoro del Parlamento europeo!"
Capo progetto, Direzione generale dell'Innovazione e dell'assistenza tecnologica, Parlamento europeo

Els B., revisore principale
"Occuparmi di audit presso la Corte dei conti europea è davvero interessante. Ho avuto l'opportunità di lavorare su una serie di temi diversi, tra cui il sistema di navigazione satellitare Galileo, la politica dell'UE in materia di acque, la certificazione dei prodotti biologici o le energie rinnovabili. Parlare con esperti del settore arricchisce e consente di comprendere le sfumature dell'oggetto delle nostre revisioni. Qui alla Corte dei conti europea ci troviamo in una posizione privilegiata, perché riusciamo ad avere una visione d'insieme di tutti i pezzi del puzzle: le norme dell'UE, il ruolo della Commissione, l'organizzazione degli Stati membri, le esigenze e le riflessioni dei beneficiari, il modo in cui le lobby o i gruppi d'azione considerano la situazione e quali sono le sfide per attuare una politica."
Revisore principale, Sezione I – Uso sostenibile delle risorse naturali, Corte dei conti europea